ADSL vs Fibra: 5 differenze


Sappiamo bene quanto la banda ultralarga sia cruciale per l’economia del mondo odierno: privati, aziende e governi hanno sempre più bisogno di una connessione Internet veloce, stabile e affidabile. La fibra ottica rappresenta oggi la miglior soluzione su rete cablata e, grazie anche ai numerosi investimenti pubblici e privati, il territorio viene gradualmente coperto da questo servizio.

Di conseguenza, l’ADSL sta subendo un inesorabile declino a favore di tecnologie decisamente più avanzate e performanti: non a caso, sono sempre di più i provider che offrono come alternativa al rame degli standard differenti, tra cui la FWA (Fixed Wireless Access), in attesa che la rete cablata ad altissima velocità venga resa disponibile nella stragrande maggioranza dei comuni.

Nonostante ciò, l’ADSL è ancora una scelta obbligata in alcuni piccoli centri o nelle zone rurali dove le infrastrutture di rete più recenti non sono ancora disponibili e dove i costi di installazione e gestione delle connessioni in banda ultralarga sono troppo alti.

Ma cosa fa della fibra una tecnologia migliore dell’ADSL? Quali sono le caratteristiche che la rendono superiore dal punto di vista delle prestazioni e della stabilità? Se siete arrivati fin qui, è molto probabile che non abbiate particolari conoscenze tecniche ma che stiate cercando delle informazioni che vi possano comunque far comprendere le principali differenze tra questi due standard, anche in vista di un imminente upgrade della vostra connessione di casa.

In questo spazio cercheremo di rendere più chiaro l’argomento, partendo innanzitutto dalle caratteristiche principali delle due tecnologie.

Cos’è l’ADSL

L’ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line) è una tecnologia che permette la trasmissione di dati digitali attraverso la linea telefonica tradizionale. I dati, quindi, passano sulla stessa rete in rame su cui è basata la linea telefonica tradizionale. Le prestazioni variano in base al tipo di ADSL, alla distanza dalla centrale, al tipo di apparato utilizzato e ad altri fattori. Semplificando, possiamo affermare che la massima espressione di questo standard in termini di performance consente di navigare a una velocità (teorica) di 20 Mbps in download e 1 Mbps in upload.

Cos’è la fibra ottica

La fibra ottica, invece, si basa su filamenti di vetro o plastica per trasmettere i dati attraverso impulsi di luce. Grazie a questa ed altre caratteristiche tecniche, è meno soggetta a interferenze esterne, più stabile e più veloce rispetto a una rete in rame. La FTTH (Fiber To The Home) è lo standard della fibra “pura” che, nella maggior parte dei piani attualmente disponibili sul mercato, permette di connettersi fino a 1 o 2,5 Gbps in download. Con le evoluzioni più recenti di questo standard si riesce ad arrivare addirittura i 10 Gbps. Anche la velocità in upload è decisamente maggiore rispetto a quella garantita dall’ADSL: si possono toccare i 300/500 Mbps o addirittura i 2 Gbps con gli standard FTTH più moderni.

In passato, veniva considerato fibra anche una tecnologia “ibrida”come la fibra mista rame (la FTTC, Fiber To The Cabinet, è la più diffusa): in questo caso, la connessione in fibra arriva dalla stazione fino ai cosiddetti armadi stradali (o cabinet), posti nelle vicinanze delle abitazioni. L’ultimo tratto della connessione, invece, passa attraverso il rame. Le prestazioni, tenendo conto delle caratteristiche, sono decisamente inferiori rispetto a una FTTH: non a caso, l’AGCOM ha deciso di regolamentare nel 2018 le comunicazioni sulle offerte Internet casa da parte degli operatori, attraverso gli ormai noti bollini di colori differenti, stabilendo che la FTTH sarebbe stata l’unica tecnologia a poter essere chiamata “fibra ottica”.

5 differenze tra ADSL e fibra ottica

Come abbiamo visto, i due standard non sono comparabili dal punto di vista tecnico e le due reti non hanno alcuna connessione dal punto di vista fisico sulle rispettive reti. Ma cosa cambia nella pratica l’uso di una tecnologia piuttosto che l’altra? Quali sono le differenze tra ADSL e fibra ottica che si possono percepire nell’utilizzo quotidiano di una connessione domestica? Ecco 5 punti da considerare.

Velocità di connessione

Lo abbiamo già accennato all’inizio: le caratteristiche tecniche delle due reti consentono un trasferimento dati a velocità totalmente differenti. Un’ADSL di qualità può raggiungere fino a 20 Mbps in download e 1 Mbps in upload, mentre una fibra ottica “standard” arriva a 1 Gbps/2,5 Gbps e fino a 300 Mbps in upload. Inoltre, la FTTH nelle sue più recenti evoluzioni può superare addirittura questi limiti: nelle zone raggiunte dalla FTTH-XGS-PON, ad esempio, un utente Consumer può navigare fino a 10 Gbps in download e 2 Gbps in upload.

Stabilità

Un altro aspetto importante per una connessione di qualità è rappresentato dalla stabilità: su un’ADSL può variare in base alla distanza dalla centrale, dallo stato dei cavi, dalla presenza di interferenze elettriche, etc…. Una fibra, invece, è molto meno soggetta a degradazioni o interferenze esterne, assicurando oltretutto una velocità costante a prescindere dalla distanza dalla centrale. Dal lato utente, tutto ciò si traduce in una connessione più stabile, meno soggetta a interruzioni o prestazioni altalenanti e di maggior qualità.

Latenza

La latenza (nota anche come “ping”) è il tempo che un pacchetto di dati impiega per percorrere la distanza tra il computer (o un altro dispositivo utilizzato dall’utente) e il server (e viceversa). Una bassa latenza è importantissima per tutte quelle attività che richiedono risposte “in tempo reale”, ad esempio il gaming online, le videochiamate o il controllo remoto di sistemi.

I cavi in rame dell’ADSL tendono a non garantire una latenza bassa durante la trasmissione e sono soggetti a interferenze o cali/perdite del segnale. Questo ritardo, quindi, renderà l’esperienza di navigazione, ma soprattutto di utilizzo di alcuni servizi, meno soddisfacente, e nei casi peggiori addirittura impossibile. Le caratteristiche tecniche e fisiche dei cavi in fibra ottica, invece, offrono generalmente una bassa latenza, al riparo da problematiche esterne e distanza, offrendo di conseguenza tempi di risposta molto rapidi.

Copertura

Su questo punto, l’ADSL ha un ovvio vantaggio: trattandosi della “vecchia” linea telefonica, è presente praticamente ovunque, anche nelle aree più difficili. La fibra, invece, pur essendo in costante espansione, non è ancora disponibile su tutto il territorio nazionale e bisognerà attendere ancora qualche anno prima che la maggior parte della popolazione possa avere accesso ai servizi in banda ultralarga.

Nonostante ciò, i provider stanno puntando comunque a offrire prestazioni maggiori attraverso tecnologie differenti, anche nelle zone dove la fibra non è presente: la FTTC (fibra mista rame) e la FWA (fibra mista radio) hanno sostituito l’ADSL in molti Comuni, garantendo velocità ed esperienza d’uso molto più interessanti del rame e maggiormente in linea con le esigenze di un utente di oggi.

Costi

Se nei primi anni in cui la fibra era stata lanciata sul mercato i prezzi erano di gran lunga superiori rispetto a un’ADSL (o a una FTTC), ora stiamo assistendo a un cambio di rotta: più la FTTH si diffonde, più i prezzi si livellano e addirittura diventano più convenienti rispetto a quelli di un servizio in rame. Le compagnie telefoniche, le aziende e i governi investono sempre di più verso la banda ultralarga, mentre l’ADSL è in fase di dismissione, anche per ridurre i costi di manutenzione e gli interventi su una rete ormai divenuta obsoleta. Oggi, quindi, non è strano trovare tariffe in fibra ottica, in FTTC o in FWA a prezzi più convenienti rispetto a un piano ADSL.

Insomma, le differenze tra ADSL e fibra ottica ci sono e rendono più chiari i motivi per cui una FTTH sia ormai la tecnologia di riferimento del presente e del futuro nella rete fissa. Non si tratta di scegliere tra l’una e l’altra: i provider stanno gradualmente abbandonando il rame a favore della fibra (o di tecnologie alternative, nelle aree dove la FTTH non è ancora disponibile), rendendo disponibile l’ADSL soltanto nelle aree più difficili dove non è possibile adottare standard differenti o come servizio “base” per chi necessita di una rete telefonica tradizionale. L’utente, quindi, non può scegliere se passare dall’ADSL alla fibra o viceversa, mantenendo la stessa offerta o lo stesso operatore: tutto dipende dal tipo di copertura e dal contratto sottoscritto.

Se avete ancora l’ADSL e state valutando il passaggio a una connessione più performante, potreste contattare il vostro attuale operatore per capire quali opzioni avete a disposizione. In alternativa, potreste scegliere di cambiare gestore, puntando su quei provider che hanno già portato la fibra nella vostra zona.

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